È una soffice focaccia che per tradizione appartiene all’immenso deposito della memoria collettiva della Valle Camonica.
Risultato di una preparazione sicuramente laboriosa, era quanto di più tradizionale e sostanzioso potesse accompagnare il pranzo Pasquale ed era solito essere distribuito con fraternità agli ammalati, ai poveri e alle persone sole in segno di augurio….
Ogni famiglia, o più soventemente, gruppo di famiglie, preparava l’impasto in gran quantità e con caratteristiche simili (che si distinguevano solo per piccole differenze nel dosaggio degli ingredienti), quindi tale impasto, a volte già preparato nelle tipiche “pagnotte”, veniva portato all’abituale fornaio o ad un amico che disponeva di un forno a legna e che provvedeva alla relativa cottura, trattenendo parte del prodotto come compenso.
Curiosamente, la spongada, si poteva accompagnare con del salame nostrano o addirittura con la rusumada (zabaione).
Spongada e gelato possono oggi rappresentare un “abbinamento” di prodotti artigianali particolarmente sfiziosi, digeribili e nutrienti adatto a tutte le età e per tutte le stagioni, in controtendenza rispetto ad un consumo esasperato di alimenti industriali che poco hanno a che fare con materie prime, tradizioni e cultura locali.
Rimpastando con intelligenza ingredienti autentici e antichi, appartenenti alla nostra tradizione si possono rinsaldare relazioni e senso di appartenenza a una comunità e a una tradizione viva, che rivive.
Pezzatura: g 90
Ingredienti:
Farina di grano tenero “00”, zucchero, zucchero invertito (zucchero, acqua), burro, uova, lievito, sale.
In superficie: burro, zucchero
Allergeni: glutine, uova e derivati, latte e derivati